Il Centro socio-pastorale Cardinal Ferrari di Como ha alle spalle una lunga e complessa vicenda. Già sede del Seminario teologico diocesano – che ne mantenne per alcuni anni la proprietà anche dopo il trasferimento sulla collina di Muggiò –, dal 1987, secondo l’intuizione dell’allora vescovo Teresio Ferraroni, il Centro Cardinal Ferrari è stato pensato come «casa comune» del laicato cattolico comasco e anche diocesano, con la presenza, accanto a una comunità di preti e di vergini consacrate, della sede dell’Azione Cattolica e di altre associazioni, gruppi e movimenti ecclesiali. Un tratto diocesano successivamente approfonditosi ospitando in loco gli Uffici pastorali diocesani. Nel 1999 veniva costituita la Fondazione di culto Centro Pastorale Cardinal Ferrari, ente ecclesiastico civilmente riconosciuto e dotato di personalità giuridica autonoma, acquisendo anche nel 2012 la proprietà degli immobili compresi fra via Sirtori, viale Battisti e la linea ferroviaria.
Fin dai primi anni 2000 si è posta in termini rilevanti la questione della gestione, manutenzione e sostenibilità economica di una struttura di matrice ottocentesca (il «chiostro storico», che si incontra entrando da viale Battisti) successivamente ampliata negli anni ’60 con l’edificazione di due grandi corpi di fabbrica paralleli e di una chiesa con parcheggio.
Un primo intervento straordinario di adeguazione funzionale e manutenzione conservativa fu eseguito nel 2005, con il rifacimento della copertura del tetto e la risistemazione delle vetrate del chiostro storico.
Un successivo progetto di intervento sulla parte nuova (la chiesa e i due corpi di fabbrica paralleli, rimasti nel frattempo progressivamente sfitti) non andò a buon fine a causa della mancata approvazione dell’intervento da parte dell’amministrazione civile. Tale progetto prevedeva la cessione di proprietà dell’area occupata dal parcheggio e dalla chiesa, che a tal fine si era proceduto ad abbattere (2009), mantenendo invece la proprietà sia del chiostro storico che dei due corpi di fabbrica più recenti.
Ecco allora affacciarsi, a metà del decennio scorso, una seconda possibilità di intervento riqualificativo, perfezionatasi lo scorso mese di dicembre con la sottoscrizione di un contratto di vendita fra la Fondazione Cardinal Ferrari e la multinazionale franco-olandese Korian, già variamente presente nel territorio comasco e sondriese con opere di edilizia residenziale per anziani. In base all’accordo sottoscritto, la Fondazione Cardinal Ferrari rimane proprietaria del chiostro storico e degli edifici che vi si affacciano. La Korian acquisisce invece la proprietà dei due corpi di fabbrica dismessi, compresi fra la via Sirtori e la linea ferroviaria, più l’annessa area di parcheggio. L’impegno della multinazionale franco-olandese è di edificare in loco, una volta in possesso di tutte le autorizzazioni necessarie, una RSA residenziale, il cui immobile, di nuova costruzione, risulterà fisicamente staccato dal chiostro storico, rimasto di proprietà della Fondazione Cardinal Ferrari (attualmente i due corpi di fabbrica rogitati fra Fondazione e Korian aggettano sopra gli edifici del chiostro storico). Ovviamente i dettagli di questo intervento edilizio, la riqualificazione complessiva dell’area dal punto di vista urbanistico e viario e i relativi rendering – ancorché ancora in attesa di autorizzazione da parte delle autorità competenti – potranno essere resi noti dalla Korian, divenuta proprietaria e titolare dell’area.
La Fondazione Cardinal Ferrari si appresta quindi ora a guardare al futuro con rinnovata fiducia e progettualità. Con il ricavato della dismissione di parte del patrimonio immobiliare (i due corpi di fabbrica degli anni ’60 e l’annessa area di parcheggio) si prevede di realizzare, oltre che l’estinzione di un mutuo precedentemente acceso per ristrutturare gli spazi attualmente locati ad una scuola di formazione professionale, sia i necessari interventi di manutenzione e riqualificazione conservativa degli edifici del chiostro storico, sia gli interventi connessi allo sviluppo delle attività pastorali, sociali e caritative del Centro Cardinal Ferrari. Quest’opera di rilancio del Centro pastorale è attualmente in fase di progettazione (se ne parlerà già nella prossima seduta del Consiglio Presbiterale del 15 marzo p.v.), e vedrà coinvolto il vicariato di Como, gli enti e le associazioni ivi ospitati e l’intera comunità diocesana.
Diocesi di Como